SUPERSANTOS, il cortometraggio


martedì 3 febbraio 2009

Architetto e Professione

Come concordato con molti colleghi avviamo un dibattito sulla condizione di professionista architetto nell' Italia della seconda repubblica.
Appare urgente una redefinizione delle regole riguardanti il nostro lavoro, ora più che mai ostaggio di una babele burocratica di leggi e procedure che ci allontanano sempre di più dai tanto sbandierati obiettivi di qualità e trsparenza.
L'architetto non è una ditta, l'architettura non abbisogna di cattedre permanenti, se non può avere una Kunstwollen ha il dovere di perseguire giustizia e bellezza o almeno di conservarne il senso. Quello che si offre allo sguardo in Campania è purtroppo il frutto del lavoro di noi progettisti, dei decisori e delle imprese alle quali facciamo consulenze, dei cattedratici che formano e dei tecnici burocrati che firmano. Pare che abbiamo qualche problema: vogliamo parlarne?
Chiunque può postare su questo blog, chi volesse l'account può scrivere a:

roccometallo@gmail.com

a presto, e in tanti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

-tema irsuto e babelico Rocco tu lanci- Noi, come trasformatori del territorio, facciamo parte di un sistema con regole truccate e se il marchingegno diabolico non viene azzerato (esploda sansone con tutti i filistei!!!)n-o-n- n-e -u-s-c-i-a-m-o.
Tabula rasa,si, TABULA RASA!
p.s.(...io preferisco la guerra al solito andazzo e quindi se si organizzi una forma clamorosa di protesta io ci sto)
elsia von blixen