SUPERSANTOS, il cortometraggio


sabato 4 ottobre 2008

Il Primo Posto del Premio Corti di Architettura è stato vinto dal cortometraggio “Supersantos” di Armando Minopoli.



Il Primo Posto del Premio Corti di Architettura è stato vinto dal cortometraggio "Supersantos" di Armando Minopoli.
Il film è il frutto della collaborazione di tre architetti napoletani, Minopoli, Marini e Delle Donne, che hanno indagato la città con l'occhio sensibile di due bambini, Daniele e Marco, cogliendo contraddizioni, conferme e sorprese dell'abitare la città contemporanea.


Le musiche originali sono di Alessandro Petrosino eseguite da Koiné ensemble.


Per la metà di ottobre è prevista una proiezione all'ArtGarage di Pozzuoli.


Info: 3395206096





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Premio Ischia di Architettura e Premio I Corti di Architettura I edizione |

Premio Ischia di Architettura

La splendida Torre di Michelangelo ad Ischia,
nella baia di Cartaromana, è stata la cornice per la serata inaugurale del "Premio Ischia di Architettura" e del Premio "I Corti di Architettura", manifestazione organizzata da ANGiA (Associazione Nazionale Giovani Architetti e PPC), dall'Ordine degli Architetti,
Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Napoli e Provincia e dalla Scuola del Cinema di Roma.

Sabato 20 Settembre una giuria di esperti ha giudicato opere realizzate da architetti under 40 nel campo della ricezione turistica, del fitness/benessere (alberghi, terme, SPA, parchi termali, agriturismi); in concorso anche cortometraggi, diretti da giovani filmaker,
sul tema della comunicazione dello spazio e dell'architettura.

I progetti e i corti resteranno in mostra nella Torre fino al 5 Ottobre 2008.

"Lo scopo del premio è evidenziare il ruolo e la responsabilità che l'architettura assume nel processo di trasformazione del paesaggio" dice Paolo Pisciotta Presidente dall'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Napoli e Provincia, "compito dell'architetto è di restituire l'inscindibilità tra "qualità della vita" e "qualità dell'architettura", ma compito delle istituzioni è valorizzare l'architettura come veicolo di sviluppo".

Alessia Guarnaccia, Presidente dell'ANGiA sostiene che "l'architettura non è solo edilizia, ma è progetto dei pieni, dei vuoti, delle connessioni, l'architettura genera relazioni sociali, economiche, culturali, produce paesaggio attivo anzi "interattivo", è una risorsa perchè genera economia ed è strumento di costruzione delle politiche di sviluppo
per cui
bisogna utilizzarla come tale"

Gli organizzatori sottolineano che volutamente il premio è stato rivolto ad opere realizzate, talaltro in un settore specifico come quello del turismo, da giovani professionisti a sottolineare soprattutto come oggi sono ancora troppo pochi questi interventi.

"I feroci abusi perpetrati a danno del paesaggio possono essere attenuati da un'inversione di tendenza, accompagnata da una rivoluzione culturale che consideri, quale punto di partenza, le dimensioni della sostenibilità per uno sviluppo del territorio compatibile con l'ambiente" dice il giovane architetto Giovannangelo de Angelis ideatore e regista dell'evento, insieme con Alessia Guarnaccia e Paolo Pisciotta, che ha coordinato il gruppo organizzatore (Daniela Marino, Lucia Regine, Morena Miglio, Rita D'Eustacchio, Lisa Vitale, Sara Castagna, Simone Verde e Roberta Inarta) formato da giovani professionisti.

Il progetto è stato patrocinato dal Senato della Repubblica, dal Consiglio Nazionale degli Architetti e PPC, dai Comuni dell'isola d'Ischia e sostenuto dalle aziende:
REGINE SNC (materiali idraulici; pavimenti e rivestimenti); IMPERATORE TRAVEL tour operator; ECONOM FERRO lavori in ferro, infissi; LAURO GROUP; ADLI - Associazione dei Datori di Lavoro - Ischia; IL GATTOPARDO HOTEL TERME & BEAUTY FARM; LA CERAMICA ANTICA; ARCA COSTRUZIONI; TAL ILLUMINAZIONE; PARCO TERMALE NEGOMBO; CEVI CERAMICA VIETRESE.

Varie sono state le sezioni del "Premio Ischia di Architettura" e i vincitori.

Il Premio alla carriera è andato ad Orazio La Monaca, architetto siciliano che opera nel trapanese ed ha al suo attivo numerosi alberghi progettati e realizzati.

Il Primo Posto del Premio ANGiA è stato "Lido Metropolitano. Ampliamento di un centro sportivo: ristorante-reception, piscina scoperta e relativi servizi" realizzato da Anna Chiara Morandi e Paolo Citterio, uno studio di professionisti di Saronno (VA)

Il Secondo Posto del Premio ANGiA è andato al progetto " Energia della bellezza" di Federico Verderosa, Nicola Zarra, e Rocco Lettieri; mentre il

Terzo Posto è stato assegnato a "Recupero materiale e intellettuale di un epoca in un albergo a Capri" di Massimo Esposito, Elisa Buiano e Giapaolo Grumelli.

Il Primo Posto del Premio Zollinger è andato all'albergo" Villa Carolina" a Forio d'Ischia, realizzato da Francesco Felice Bonfantino, Rossella Traversari, Antonio De Martino (studio Gnosis Architettura). Il Secondo Posto, invece è andato al progetto" AK047 " di Tiziana Maria Giovanna Monti, e il Terzo al lavoro di Andrea Mattera " Mediterraneo".

Il Primo Posto del Premio ANAB è stato conquistato dalla realizzazione di un fitness e beauty center in Lioni, realizzato da Federico Verderosa, Nicola Zarra, Rocco Lettieri (studio VZL +)

Il Primo Posto del Premio Corti di Architettura è stato vinto dal cortometraggio "Supersantos" di Armando Minopoli; il Secondo classificato è stato " La casa del fascio" di Nicolangelo Gelormini. Mentre il Terzo Posto è stato dato a due cortometraggi, " Marcia al supplizio" di Diana Verde e l'altro "Città globale" di Yasmin Sarah Mewour.

La premiazione è stata preceduta da una tavola rotonda dal titolo Architettura-Turismo-Cinema moderata dalla giornalista Paola Zanoni,

Al vivace confronto sono intervenuti: l'Onorevole Salvatore Lauro (Presidente Consorzio Arcipelago Campano), Arch. Raffaele Sirica (Presidente Consiglio Nazionale Architetti), Arch. Luigi Prestinenza Puglisi (Critico di Architettura), Arch. Giancarlo Allen (Associazione Nazionale Architettura Biologica), Prof. Benedetto Gravagnuolo (Preside Facoltà Architettura Napoli), Arch. Giovanni Polazzi (Studio Archea), Ermanno Mennella (Presidente Associazione Albergatori Ischia), Renato De Rienzo (Scuola di Cinema di Roma), Arch. Paolo Pisciotta (Presidente Ordine Architetti Napoli), Arch. Alessia Guarnaccia (Presidente Associazione Nazionale Giovani Architetti).

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mercoledì 1 ottobre 2008

Castel dell'Ovo - Mostra Personale: Enza Polito

Mostra Personale: Enza Polito

dal 2 al 10 ottobre 2008

inaugurazione 1 ottobre 2008 alle ore 17,00. 

 
 

 
 

LA PIETRA CHE PARLA Rino Mele

 
 

Niente è più difficile da fotografare di ciò che è inorganico. Le pietre non hanno volto, non ti guardano (per farsi guardare), sono al di là del fotografo e di qualsiasi ipotesi di sguardo: ciò che è inorganico sfida la vita dal suo rovescio. Il fotografo è bloccato dall'assoluta mancanza di reciprocità, si trova solo, sbranato dall'attimo che gli precipita addosso. Così Enza Polito (che tratta gli animali e gli uomini come fossero morti) ora che si è trovata davvero di fronte a quelli che sono passati oltre e di cui le pietre sono un perfetto riscontro -copia e ritratto insieme- ha mostrato nel suo lavoro l'ansia di una profonda pietà, ne ha tratto graffiati volti e grida. Sabbia diventata dura, acqua del deserto prosciugata dai millenni, pietra fresca come un'anima, davanti ad essa Polito ha piegato la sua attenzione, il dolore di guardare chi non avrà mai gli occhi per rispondere. Il fotografo scava nell'altro lo sguardo che quello non sa di possedere, ne fa una grande maschera funebre. Così ora Enza Polito chiede alla pietra di scivolar via dalla sua fissità, di mostrarsi docile come una voce stregata da improvviso desiderio. Le fotografie di questa mostra sono gli esiti di una ricerca faticosa, le stazioni di un cammino nel regno delle ombre. Se analizziamo il suo privato lapidario siamo sorpresi di come Enza Polito crei della pietra sempre una scena tridimesionale: i suoi quarzi, le sue arenarie non sono superficie ma fiume e deserto insieme: non troviamo, in queste fotografie, segnali di confine, elementi che facciano da cornice ma solo pietra, e pietra, e i segni che la rendono desiderabile, e ne esaltano la seduzione. Della pietra fotografa l'indicibile vibrazione, ciò che l'allontana dalla fissità, gli arabeschi del tempo, rami sommersi che non conosceranno il gonfiarsi nella pioggia. Sembra di vederla questa così brava fotografa, testarda davanti a quegli oggetti immemori, una grande lastra pungente, una parete scistosa, crearsi un varco che l'allontani dalla patologia del tempo e sentirsi, nel guardare, affrancata dal dolore. Così, catturata dalla bellezza dei segni muti che le stanno di fronte, tenta con essi il dialogo, fugge dalla fissità con cui Medusa si fa pietra (il mito di quest'ultima sembrerebbe indicare il cammino inverso, ma è solo se stessa che Medusa insegue, la richiesta di pace si torce come fiocina nel suo petto, è per sé la violenza con la quale cancella gli occhi e la voce).

 
 

Resta da spiegare l'origine del titolo, La pietra che parla. L'ho tratto da una delle più belle canzoni di Dante, Al poco giorno ed al gran cerchio d'ombra. Dante grida la durezza di un amore crudele, la sfida ultima per cui impallidisce, i graffi della silice in cui si spezza il suo desiderio: E il mio disio però non cangia il verde, / sì è barbato nella dura pietra / che parla e sente come fosse donna.

 
 

CASTEL DELL'OVO

via Caracciolo, Borgo Marinari Tel. 0812400055

info: casteldellovo@comune.napoli.it

Ingresso gratuito

feriali ore 9,00 - 18,00

domenica e festivi ore 10,00 - 14,00

 
 

Come si raggiunge: con autobus 140, R3

 
 

Inserito da <http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7697/UT/systemPrint>

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lunedì 29 settembre 2008

ma che ci facciamo a Napoli?

21 set 2008 23.31


 Daniele Sepe


 

Stasera si sarebbe dovuto suonare con Brigada Internazionale al Maschio Angioino, a Napoli. Finalmente a casa. Non suonavo a Napoli dal 29 giugno del 2007. Abbiamo scoperto che il Maschio Angioino di domenica rimane chiuso fino alle 17 . Il concerto era programmato per le 21 quindi c'era da fare il montaggio palco e il sound check per un orchestra di 18 elementi in tre ore e mezza. Fantascienza. Armati di buona volontà comunque ci eravamo decisi a tentarci, ma come se non bastasse scopriamo che l'impianto luci erano quattro piantane con quattro fari che tristemente presidiavano i quattro angoli del palco. Roba da sagra del baccalà di Ossi Tissi (senza offesa per il baccalà...). Insomma per farla breve non s'è potuto suonare. Mi hanno detto che la signora Sofia Loren ha avuto 250.000 euro per presenziare la chiusura della Piedigrotta di quest'anno. Giustamente ha tessuto le lodi di Napoli e dei suoi amministratori. Per 250.000 euro forse l'avrei fatto certamente pure io. Noi della Brigada invece, molto più miseramente , pur di suonare nella nostra città avevamo accordato un prezzo stracciato: 4500 euro per 18 persone d'orchestra e due tecnici, compresi il sottoscritto. Fate un po di calcoli. Per me suonare è ancora un piacere, ma mi sa che con Napoli ho chiuso. Bastavano 500 euro di luci in più, giusto per far vedere qualcosa di quest'orchestra. Tanto per fare un paragone la settimana prima avevamo suonato ad Acquaviva, provincia di Siena. Un paesello con un numero di abitanti pari a tre condominii del Vomero. Un festival organizzato da ragazzi. Palco coperto, service adeguato e tanto entusiasmo. Ci vuole poco quando c'è passione. Ho sempre sorriso con soddisfazione a tutti i colleghi musicisti, attori e registi che mi dicevano "ma che ci fai a Napoli?" e che se ne sono scappati a Roma o a Milano. Io qua ci resto, ma suonare no, a Napoli non si può. Tante scuse a chi è venuto e non si è potuto godere la Brigada.

 
 

Inserito da <http://www.myspace.com/danielesepe>

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