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lunedì 1 dicembre 2008

Rifiuti, da oggi parte il «vuoto a rendere»: è conveniente consegnare gli imballaggi - Corriere del Mezzogiorno

Rifiuti, da oggi parte il «vuoto a rendere»:

è conveniente consegnare gli imballaggi

A chi consegna alluminio, vetro, carta, acciaio e plastica verrà corrisposto un importo forfettario

NAPOLI - Finora era stato solo un affare per le imprese legali (e illegali) che smaltivano i rifiuti. Anzi, secondo un'indagine della Uil, il salasso sulla bolletta delle famiglie da parte dei Comuni era cresciuto: nel 2008 il caro-rifiuti è stato in media del 3,1%, con una spesa di circa 2,5 euro a metro quadrato. Ora qualcosa sta cambiando, almeno in Campania, una delle regioni dove la raccolta differenziata è stata finora una vera vergogna soprattutto nei grandi centri (a Napoli non supera il 17% anche dopo i recenti esperimenti nella zona collinare), con buchi vertiginosi nelle casse pubbliche. Arriva, infatti, la rivoluzione nella raccolta. A partire da oggi torna il "vuoto a rendere": ovvero chi porta un rifiuto "interessante" (dalla carta al cartone, al vetro all'acciaio) può guadagnarci qualcosa e così ridurre il fardello del salasso. E' uno degli obiettivi del piano industriale della Astir, la nuova azienda ambientale della Regione Campania nata dalle ceneri di un'altra chiacchierata partecipata.

Obiettivo sarà produrre meno immondizia e uniformare i criteri della differenziata. Presidente del cda Leonardo Santoro, di origine avellinese, già dirigente Italsider e Montedison. Al suo fianco Fortunato Gallico, creatore della differenziata «porta a porta» a Milano. Sulla gazzetta ufficiale del 21 novembre è stata pubblicata l'ordinanza che fissa incentivi per il conferimento di imballaggi usati e di rifiuti da imballaggi. L'ordinanza 3715 consente ai campani, alle associazioni del volontariato riconosciute dalla Protezione civile e alle comunità religiose di effettuare da oggi il conferimento differenziato di alluminio, acciaio, plastica, carta e vetro, non superando i 100 chili al giorno pro-capite, presso le 33 piattaforme convenzionate con Conai e consorzi di filiera. L'ordinanza, frutto del lavoro di Berlusconi e Bertolaso per superare l'emergenza, prevede anche che i Comuni campani entro il 21 dicembre individueranno apposite aree da attrezzare per il conferimento degli imballaggi, anche in deroga ai vigenti strumenti urbanistici. Chi porterà rifiuti alle piattaforme (il cui elenco è sul sito del sottosegretario Bertolaso) potrà avere un indennizzo forfettario. Di quanto si tratta? Le cifre possono diventare anche interessanti: si va dai 28,80 euro al quintale per l'alluminio (tutte le caffettiere in Italia sono di alluminio riciclato) ai 18,93 euro al quintale per la plastica, dai 5,63 euro per un quintale di acciaio (il 40% dell'acciaio italiano viene dal riciclo) a 1,84 euro per ogni cento chili di carta (il 90% dei quotidiani è su carta ricliacata). Un po' più cara è la "resa" del vetro: 2,17 euro. Cifre che possono anche scatenare una vera e propria caccia all'imballaggio. Fino a pochi anni fa, infatti, giravano per la città carretti e piccoli automezzi per caricare, al calar della notte, cartoni e imballaggi abbandonati dai commercianti fuori dai loro esercizi. Ora, è probabile, che il vecchio "mestiere" torni in auge, così come è possibile che siano gli stessi commercianti a creare una servizio apposito per smaltire il rifiuto da imballaggio.

 
 

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